Passione

Aforismi

I due giovani pretendenti, uno ricco e uno povero

Due giovani aspiravano alla stessa ragazza; il ricco ebbe la meglio sulla nobiltà e bellezza del povero.
Quando giunse il giorno fissato per le nozze, l'innamorato, non riuscendo a sopportare il dolore, se ne andò tutto afflitto nel suo piccolo podere, vicino alla città; un pò più in là di questo, la villa del ricco, tirata a lustro, era pronta a ricevere la ragazza dalle braccia della madre, perché la casa di città era sembrata poco spaziosa.
Si snoda il corteo, la folla accorre numerosa, e Imeneo porge la fiaccola nuziale.
Al limitare della porta della città c'era un asinello, proprio quello che di solito procurava qualche guadagno al giovane povero. È questo che per combinazione noleggiano per la fanciulla, perché la fatica della strada non le rovini i teneri piedini.
All'improvviso il cielo, per opera misericordiosa di Venere, è agitato dai venti, la volta celeste rintrona del fragore delle folgori, preparando una notte fitta di nuvole spesse.
La luce è sottratta agli occhi; contemporaneamente la violenza della grandine si riversa e disperde qua e là il seguito impaurito, costringendo ciascuno a fuggire in cerca di un riparo.
L'asinello va a mettersi sotto il tetto a lui ben noto, lì vicino, e con grandi ragli dà segno del suo arrivo.
I servi accorrono, scorgono la bella ragazza e ne restano ammirati; poi lo riferiscono al padrone. Lui se ne stava a tavola, in compagnia di pochi amici e con un bicchiere dietro l'altro cercava di scacciare l'amore.
Quando gli fu riferita la notizia, rianimato dalla gioia, sotto la spinta di Bacco e di Venere, consuma le dolci nozze tra gli applausi dei coetanei.
I genitori cercano la figlia mediante un banditore; il marito novello è desolato di avere perso la sposa.
Dopo che alla gente fu noto che cosa era capitato, tutti approvarono il favore degli dèi.




Morale della favola

La sorte favorisce talvolta gli uomini al di là di ogni loro speranza e aspettativa.